Emotional Breakdown


Dummo – Gelo chiama gelo by Adriano Boltagon

Gli altri 3 balordi che scrivono su questo blog si sono sicuramente accorti della mia attuale ossessione per i Dummo (Matteo è già dalla mia, suppongo anche Ghibo, aspetto la resa di Mattia), e non stavo così “sotto” per una band da quando a 14 anni ascoltai per la prima volta gli At the drive-in, o anni fa i La Quiete e ultimamente i Tiny Hawks. Quindi la sto sparando grossa, sappiatelo.

Difficile fare paragoni e/o trovare delle coordinate su cui piazzarveli per farvi capire di cosa sto scrivendo, insomma non aspettatevi : -o cazzo, sono gli “x” più gli “y”, quindi  ti devon piacere-. Posso solo dirvi di prendere pezzi come “L.O.O.K.I.E.”  che davvero mi danno tutto quello di cui ho bisogno, testi coi controcazzi* annessi. E se dopo “4/4 volte e mezzo scusa” o la irresistibile “maschera di cane”  non vi dicono ancora niente probabilmente non sarete mai miei amici (oppure siete Mattia). Se poi avete gli occhiali con la montatura spessa, avete bisogno del vostro momento profondo in cameretta e siete fan di certo emo-indie-punk fine anni 90′ “da una parte e dall’altra” vi soddisfa a dovere.

Personalmente penso che il modo migliore per ascoltarli sia in un grigio pomeriggio di novembre, in cuffia, mentre si è da soli al parco, e all’improvviso un cane comincia ad inseguirti. Il disco non dura tanto, assicuratevi di essere sani e salvi in tempo.

indie?emo?punk?lo-fi?post-punk?
Oh. giovani, brutti e melodici quanto basta. Che volete di più?

sentite http://www.myspace.com/dummocratics
comprate http://www.toloselatrck.org/
fate all’ammore. 

resta con me
si frenano i tram.
resta con me
il cielo è troppo basso.
cosa c’è rimasto?

*giuro che non userò mai più locuzione da giovane come “controcazzi”.

Adriano